V I A G G I
DOCUMENTAZIONE
A
della "Peregrinatio Mariae" Mondiale
( Insieme alla lezione n. 15 )
Bisognava guardare lontano
Alla fine di maggio ‘98 “Maria di Nazareth” sarebbe stata già in Egitto.
Bari, Rimini e Assisi erano state tre brevi soste “locali”, dopo Nazareth, Loreto e Roma, prima di partire per le vere tappe mondiali.
Sarebbe stato bello che non solo il Santo
Padre, ma anche l’episcopato della nostra Italia ne fosse ampiamente informato così da preparare il terreno a una
settimana mariana nazionale. Ecco perché il 5 maggio ‘98 scrissi al Card.
Camillo Ruini, Presidente della CEI.
Impegni Mondiali
Uno dei primi “calendarietti” degli impegni di “Maria di Nazareth” venne in fondo precisato dal mio superiore conventuale, P. Aurelio Pela, quando, il
6 maggio ‘98, chiedeva per me l’obbedienza al Ministro Provinciale e questi al
Ministro Generale perché io potessi andare in varie nazioni con la “Peregrinatio Mariae” Mondiale.
Dall’autorità suprema del mio Ordine Cappuccino giungeva per me un permesso molto aperto, con una formula plenaria che io stesso non conoscevo: potevo andare
“in totum orbem terrarum”, cioè “in ogni parte della terra!” (4 maggio 1998). Cercai di portare questa “obbedienza” sempre con me, come segno di sicura Benedizione.
Alla fine di giugno 1998 , solo tre mesi dopo, risultava già definitiva, per tutto
quell'anno , l' Agenda di “Maria di Nazareth”
Organizzazione?
Un’opera mariana, quindi
semplice.
La “Peregrinatio Mariae” Mondiale l’ha voluta la Madonna. Le persone e i mezzi che le sono serviti sono stati minimi, perché nessuno si potesse gloriare davanti a Dio, ma ogni gloria tornasse a Lui attraverso il Cuore della
Vergine
- Madre, “Maria di Nazareth”.
L’opera è stata davvero grande, ma le persone – umanamente parlando – quasi niente. Per precisare: due granelli di polvere! Di certo incapaci di sostenere una… struttura. Un granello di polvere “volava” qua e là con
“Maria di Nazareth”; e un altro – più sedentario! – era presso una stanza di lavoro o presso un apparecchio telefonico e FAX.
Ma, anche questa piccolezza, è un segno mariano.
“Maria di Nazareth”, Madre di Dio e Madre della Chiesa, nella potenza dello Spirito Santo suo Sposo, compie da sola ciò che noi tutti insieme non potremmo realizzare in secoli.
Così, ancora una volta, Lei ha agito.
In pratica, cosa si faceva? Quale via o metodo veniva seguito?
A – Prima fase: quella dell’informazione.
In primo luogo ci siamo procurati, per gli indirizzi utili,
l’Annuario Pontificio (1997).
Abbiamo inviato lettere specifiche alle seguenti privilegiate categorie:
1. A tutti i vescovi Presidenti delle Conferenze Episcopali nel mondo
2. A tutti i Nunzi Apostolici
3. A tutti i Vescovi d’Italia
4. A tutti i Padri Commissari di Terra Santa nel mondo
Tramite posta o tramite FAX, a loro abbiamo subito inviato:
- le più belle foto di “Maria di Nazareth”. Cinque vere foto, scattate nella sua grotta di
Nazareth, il 9 marzo 1998
Il libretto-programma “La via di Maria”
- il discorso del Santo Padre per l’incoronazione e la
cronaca di quel giorno presi dall’”Osservatore Romano” del 16 aprile ‘98; più la
“Benedizione Apostolica” che il Papa mi fece pervenire tramite Mons. Re (17 aprile).
- la video-cassetta dell’incoronazione di “Maria di Nazareth”
- il nostro bollettino fotografico informativo, denominato
“Notiziario” il cui numero uscì appena tornammo dal Sud America (luglio ‘98)
- un articolo che presentava – in varie lingue – in modo essenziale, l’iniziativa della “Peregrinatio Mariae” Mondiale.
-
E
P I S O D I O B
della "Peregrinatio Mariae" Mondiale
( Insieme alla lezione n 15 )
Il canto “Maria di Nazareth”
In tutto il Sud America, sia con la lingua spagnola che con quella portoghese, ho sentito cantare una melodia stupenda in onore di “Maria di Nazareth” e questo centinaia di volte. Sembrava il suo inno… nazionale, anche perché è proprio intitolato a
Lei: “Maria di Nazareth”. Poi l’ ho sentito di nuovo cantare anche in Spagna e in Portogallo.
MARIA DI NAZARETH
Maria mi conquistò,
per figlio mi adottò.
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